La Storia
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La storia della mozzarella è antica e legata alla comparsa del bufalo in Campania, risalente al VI secolo.
Le prime notizie ufficiali risalgono ad un documento di Monsignor Alicandri, che nel XII secolo riportò che presso il Monastero di San Lorenzo in Capua i frati offrivano ai pellegrini, come ristoro, del pane e una “mozza” o “provatura”.
Il nome mozzarella viene utilizzato per la prima volta in un libro di cucina del 1570, scritto da Bartolomeo Scappi, cuoco impiegato nella corte papale.
Inizialmente il prodotto era poco considerato per le difficoltà di conservazione e commercializzazione legate alla mancanza di efficienti vie di comunicazione.
Solo tra il Settecento e la prima parte dell’Ottocento, con il miglioramento tecnologico e la diffusione di nuovi mezzi di trasporto (dalle reti stradali alla Ferrovia, vera e propria novità nel panorama nazionale del periodo), il prodotto inizia a varcare i confini di Napoli e della Campania, approdando nelle zone confinanti.
Un ruolo importante nella diffusione della mozzarella è stato giocato dalla Tenuta Reale di Carditello: dotato di mezzi all’avanguardia, il caseificio ha dato un rilevante contributo all’incremento della produzione, della commercializzazione e del consumo del prodotto.
La mozzarella è legata a doppio filo con la storia della pizza, prodotto culinario che si diffuse nella zona di Napoli già agli inizi dell'Ottocento, ma che ottenne visibilità internazionale solo alla fine del secolo, quando Raffaele Esposito della pizzeria Brandi dedicò la pizza con pomodoro, mozzarella e basilico alla Regina Margherita di Savoia.
Grazie all’influenza dell’area geografica si è creato, in quegli anni, la famosa “Taverna” nell’area compresa tra Napoli, Aversa e Caserta: un mercato all’ingrosso nel quale giornalmente venivano stabilite le quotazioni di ricotte e mozzarella di bufala in base alla richieste e alla produzione.
INFO
Gazzetta ufficiale 317 [26/11/1998]
Regolamento (CE) n. 2527/98 della Commissione del 25 novembre 1998 che completa l'allegato del regolamento (CE) n. 2301/97 relativo all'iscrizione di talune denominazioni nell'albo delle attestazioni di specificità previsto dal regolamento (CEE) n. 2082/92 del Consiglio relativo alle attestazioni di specificità dei prodotti agricoli ed alimentari (Testo rilevante ai fini del SEE)